Il papillon è epitome di un’eleganza dandy consapevole del suo fascino, è l’elemento chiave per dimostrare l’effettiva attitudine di un uomo allo stile. Nato durante la Guerra dei trent’anni come escamotage dei soldati croati per chiudere la camicia senza bottoni, il papillon è man mano diventato segno distintivo di un certo status, ciliegina sulla torta di un look formale con frac e tuba. Oggi i modi di indossare il papillon sono soprattutto due, entrambi difficili.
Da una parte c’è il fronte classico, quello che porta Brad Pitt e Leonardo DiCaprio a indossarlo sui red carpet di Cannes e Venezia, dall’altra un versante più creativo, in cui si abbinano colori, texture e stampe diverse, creando un tutt’uno armonioso e al tempo stesso piacevolmente variegato. Nel primo caso, il rigore esemplare dell’abito nero può essere smorzato da un tocco leggermente ironico, meno pomposo e ingombrante della cravatta, dando leggerezza all’intero outfit. Ne sono un esempio moltissimi look da red carpet, tra cui quelli dei sopracitati Pitt e DiCaprio, che lo abbinano sempre con abiti neri e camicia bianca, risultando assolutamente impeccabili.
Nel caso in cui si preferisca l’estro di colori e fantasie, è bene saperli accostare con equilibrio. Lapo Elkann è l’esempio ideale di come si dovrebbe indossare un papillon, scegliendolo a fantasia su un completo bianco con camicia rosa, o a pois colorati se l’abito è blu notte e la camicia nera. Il vantaggio del papillon è quello di poter essere sfruttato come tratto distintivo di uno stile ricercato anche di giorno, abbinandolo a camicie in colori tenuti e blazer. Mai fare l’errore, nelle stagioni più calde, di indossare il papillon sulla camicia a maniche corte: sta bene solo a Tyler, the Creator.